Boy Meets Boy by David Levithan

autore:David Levithan [Levithan, David]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9780375832994
Google: jvRSGQAACAAJ
Amazon: 0375832998
pubblicato: 2012-12-31T23:00:00+00:00

In cima alla montagna

Sia io che Tony siamo convinti che la cosa migliore che un ragazzo etero con genitori bigotti e intolleranti possa fare per la sua vita amorosa è dire loro che è gay. Prima che i genitori di Tony scoprissero che era gay, non gli avrebbero nemmeno permesso di stringere la mano a una ragazza. Adesso, quando lui dice che ha un appuntamento con una ragazza - qualsiasi ragazza - i suoi praticamente gli spalancano la porta di casa tutti felici.

Io e Jay aspettiamo nel parcheggio di una lavanderia a gettone, a un paio di isolati dalla casa di Tony. Tony dice ai suoi che deve vedersi con Mary Catherine Elizabeth, una sua compagna di scuola. I vecchi immaginano subito un bel quadretto tipo Casti Fidanzati e imbottiscono Tony di argent-de-poche. Esce di casa agghindato da cascamorto represso. Quando entra in macchina, gli passo una sacca con un po' di vestiti da escursionista, e lui si cambia. Jay ci lascia al parco della riserva idrica, e iniziamo a salire sulla montagna.

Non è proprio una montagna, a essere onesti. Niente a che vedere con gli Appalachi, per intenderci. Uno scalatore serio la chiamerebbe collina. Ma io e Tony non siamo scalatori seri. Siamo frocetti suburbani in cerca di un posto con del verde e dei sentieri per le passeggiate. L'anonimità degli alberi mi fa stare bene. Ci sono stato così spesso che non mi preoccupo nemmeno di perdermici dentro.

La prima volta ci sono venuto con Tony. Questo posto è quasi più suo. Fino ad allora avevamo bighellonato per varie settimane, abbuffandoci di film e girando per centri commerciali. Mi aveva detto che c'era un posto che voleva farmi vedere, così un venerdì, finita la scuola, sono corso a casa sua e con un'ora di camminata abbiamo raggiunto questo parco. C'ero passato vicino un milione di volte, ma non ci avevo mai messo piede.

Tony sa riconoscere gli alberi e gli uccelli. Mentre camminiamo, me li indica. Il mio cervello si sforza di memorizzare tutti quei nomi, ma non trattiene mai le informazioni. Ciò che conta per me è il valore sentimentale delle cose. Ricordo ancora su quale masso ci siamo seduti a parlare la prima volta che siamo venuti qui. Faccio sempre un saluto all'albero che ho provato a scalare alla quarta gita (per poco non mi rompevo il collo in quell'occasione). E poi c'è la radura.

Tony non me l'ha mostrata subito. È stato alla seconda o terza volta che ci rifugiavamo sulla montagna che, puntando il dito verso un gruppo di alberi particolarmente folto, ha detto: "C'è una radura, lì dietro." Qualche gita dopo ci abbiamo infilato dentro la testa: c'era un fazzoletto d'erba grande suppergiù quanto due roulotte, protetto da ogni lato da rami, tronchi e foglie. Solo dopo un paio di mesi Tony mi ha raccontato che aveva vissuto nella radura per una settimana... la settimana dopo che i suoi genitori avevano scoperto che era gay. Sua madre voleva fare il cambio stagionale dei vestiti, e mentre lui era a scuola aveva buttato all'aria i suoi cassetti.

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